Confraternita del SS Sacramento |
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Nell’Archivio Plebano di Corbetta è conservata una Bolla del 9 novembre 1583 firmata da S. Carlo Borromeo. L’Arcivescovo, preoccupato di dare la giusta adorazione alla Santissima Eucaristia, riteneva opportuno rinvigorire le antiche società e fondarne di nuove per assicurare il culto eucaristico. L’intenzione di S. Carlo è stata condivisa da Papa Gregorio XIII il quale, in un breve indirizzato al Cardinale (5 gennaio 1583), citando la Bolla, estende alle Confarternite le indulgenze. Alla Confraternita del SS. Sacramento, eretta nella Chiesa Prepositurale Collegiata di S. vittore in Corbetta, S. Carlo concede le indulgenze indicate dal Papa. Una seconda Confraternita del SS. Sacramento, in data non precisata, è sorta a Corbetta prendendo il nome della Chiesa di S. Sebastiano dove era solita radunarsi. Tale Confraternita è stata soppressa nel 1786 e il 23 giugno 1791 è stata unita alla “Scola del SS. Sacramento”. Il 3 ottobre 1802 avveniva la fusione delle due Confraternite e l’allora prevosto, don Gian Battista Castelnuovo, dettava le regole. Per quasi quattro secoli, la Confraternita è stata uno dei punti di forza della Parrocchia, mantenendo vivo lo spirito di fede e il culto esterno dell’Eucarestia. Non è possibile accertare il numero degli aderenti. Gli elenchi riguardanti gli anni dal 1727 al 1903 riportano solo le nuove iscrizioni di ogni anno, senza mai dare il numero complessivo: in base alla testimonianza di alcune persone si può pensare a parecchie centinaia di iscritti tra uomini e donne sino al secondo dopoguerra. Impostata democraticamente, la Confraternita eleggeva i propri responsabili in una domenica di gennaio nella Congregazione Generale. Ogni anni il Priore scadeva e il suo posto veniva preso dal vice-Priore. Il Maestro dei Novizi diventava vice-Priore e il Consigliere più anziano per elezione subentrava al Maestro dei Novizi. C’erano poi anche altre cariche. Nelle processioni i Confratelli avevano il compito di portare le torce, lo stendardo, la croce, il baldacchino. La divisa dei Confratelli era costituita dalla vesta bianca, dal cingolo rosso e dalla mantellina rossa che recava il medaglione con impresso l’ostensorio. Per le Consorelle la distinzione era rappresentata dal velo nero e da una medaglia, recante l’ostensorio, appesa al collo mediante un nastro rosso. In processione uomini e donne in divisa portavano tutti le candele accese. I Confratelli si prestavano per aiutare materialmente la parrocchia mediante le questue varie, favorendo così l’adempimento del precetto “sovvenire alle necessità della Chiesa contribuendo secondo le leggi e le usanze”. Della Confraternita si sono perse le tracce a Corbetta negli anni ’70. La Confraternita del SS. Sacramento nella nostra Parrocchia è stata rivitalizzata su esortazione dell’Arcivescovo Cardinal Martini in data 10 ottobre 2002, mediante invito ufficiale del Prevosto don Bruno Pegoraro. A tale invito hanno inizialmente risposto undici fedeli. In date diverse e con il rito di iscrizione e vestizione si sono aggiunti altri parrocchiani e attualmente la Confraternita è composta da 23 uomini e 65 donne. |
CONFRATERNITA DELLA B.v. del S. ROSARIO – STATUTO |
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“Madonna del Rosario (o Maria vergine del Rosario) appellativo attribuito alla Madre di Gesù a partire dal 1212, con Papa Innocenzo III. Pio v (1571) ne fissò la festa alla prima domenica di ottobre. Il nome deriva da un rito d’orazione in onore della vergine Maria, che consiste nella recita di 150 Ave Maria, suddivise in 15 decine intervallate da altre preghiere. La Chiesa assegna a San Domenico di Guzman (1206) la propagazione del Rosario e l’organizzazione delle Confraternite”. “Papa Giovanni Paolo II, con la lettera apostolica del 16 ottobre 2002 Rosarium virginis Mariae, ha offerto nuove indicazioni sulla devozione al santo Rosario, alla luce del concilio vaticano II. In particolare il Santo Padre ha fornito una chiave di lettura cristologia del santo Rosario ed ha innovato tanto la struttura della preghiera (con l’aggiunta di una nuova serie di misteri, che porta a 20 il numero complessivo delle decine di Ave Maria) quanto la modalità della sua recitazione (con la proclamazione della Parola di Dio e l’inserimento di un’acclamazione che riprende il mistero annunciato)” CENNI STORICI Nell’anno 1521 il 10 giugno, tre fratelli Onofrio, Antonio, Francesco Borro fondarono la Confraternita o Scuola sotto il titolo della Madonna del Rosario, avente lo scopo di promuovere il culto della Beata vergine del S. Rosario e di provvedere al decoro della chiesa nelle sue funzioni religiose. Allo stesso scopo si unirono ai tre fratelli altri uomini volonterosi e il numero degli aderenti alla Confraternita andò aumentando di anno in anno. Per quasi 5 secoli la Confraternita rimane uno dei punti di forza della Parrocchia nell’azione diretta a mantenere vivo lo spirito di fede. Nell’agosto 1630, si deliberò l’acquisto di uno Stendardo di un certo valore coll’effigie della B.v. del S. Rosario, da portare durante le processioni e come ringraziamento alla Madonna per l’improvvisa e quasi miracolosa cessazione della peste, in Corbetta. Sempre in quell’epoca i Confratelli, decisero di dotarsi di una divisa loro propria costituita dalla veste bianca, dal cingolo blu e dalla mantellina blu recante lo stemma della B.v. del S. Rosario e dei bastoni da portare durante le solennità da parte del Priore, vice Priore e Cancelliere. Nel corso degli anni, la Confraternita godette della stima e della considerazione di molti, tra i quali si ricordano Roberto Borro e Lodovico Marliani che, rispettivamente negli anni 1568 e 1573, le donarono parte delle loro sostanze. La Confraternita continuò la loro opera senza un preciso regolamento sino al 1855, quando si sentì la necessità di riordinare la Compagnia redigendo un regolamento e nominando dei Superiori: un Priore, un vice Priore, un Cancelliere, un Maestro del Coro e un Tesoriere. Nel 1855, primo Priore fu nominato Davide Cerri, successivamente la nomina venne fatta ogni anno per votazione dei Confratelli. La Confraternita si dotò anche di una Croce e di due Ceroferari di metallo da portare nelle processioni e nei funerali dei Confratelli. Siccome il desiderio dei numerosi Confratelli era che la stessa fosse riconosciuta ed approvata dalle autorità ecclesiastiche, nel 1902 il Priore Davide Rossi si rivolse al Molto Rev. Padre Alessandro Olivares, Oblato Missionario nel Collegio di Rho, e al Sig. Rettore del Santuario di Corbetta, i quali ottennero, da S. Em. Card. Andrea Ferrari Arcivescovo di Milano, l’approvazione, con Decreto della R. Curia di Milano il 12 settembre 1902. Detta Curia ottenne poi dalla Curia Romana l’approvazione e l’aggregazione della Confraternita alla Arciconfraternita del S. Rosario eretta canonicamente in Roma, come attestato dal Decreto della Curia Romana in data 23 marzo 1903. “L’Osservatore Romano del 2 febbraio 2000 ha dato notizia che il Consiglio Episcopale Permanente della “Conferenza Episcopale Italiana” ha approvato lo Statuto per un coordinamento delle Confraternite in Italia, atteso a lungo da numerose Confraternite. L’Em.mo Card. Camillo Ruini, Presidente della C.E.I. , ha firmato l’apposito Decreto, documento assai importante e significativo”. Il giorno 24 aprile 2003 la Confraternita ha avuto un incontro con S. Em. Card. Dionigi Tettamanzi Arcivescovo di Milano in occasione della festa del Perdono presso il Santuario Arcivescovile di Corbetta. La visita di Sua Eminenza ha voluto ripetere quelle di S. Carlo Borromeo sostenitore delle Confraternite. Dal 1521 questa iniziativa continua e noi intendiamo farla continuare con umile religiosità. STATUTO Art. 1 – NATURA E SCOPO La Confraternita del S. Rosario della Parrocchia S. vittore M. in Corbetta è un gruppo di fedeli che, all’interno della Comunità Parrocchiale, pone particolare onore alla devozione alla Madonna, invocata con il titolo “Beata Maria vergine del Rosario”. Essi si propongono, sull’esempio di Maria e sorretti dalla sua intercessione, di vivere cristianamente prestando il loro tempo in aiuto ai fratelli bisognosi e alle esigenze della Chiesa. Art. 2 – SEDE E IDENTITA’ La Confraternita del S, Rosario della Parrocchia di S. vittore M. in Corbetta è un’associazione pubblica di fedeli costituita nell’ambito dell’Arcidiocesi di Milano (can. 312 § 1, 3°). L’associazione si propone di mantenere cordiali rapporti e un attento coordinamento con la Confraternita del SS. Sacramento della medesima Parrocchia e con il Capitolo di S. vittore M. in Corbetta. A livello diocesano la Confraternita avrà cura di mantenere buoni rapporti con l’Associazione delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Milano e farà riferimento ai componenti Responsabili diocesani per valutare l’assunzione di specifiche iniziative spirituali e pastorali. La Confraternita ha come luogo per i propri raduni alcuni ambienti messi a disposizione dalla Parrocchia. Art. 3 – L’AMMISSIONE Possono far parte della Confraternita le persone di buona condotta, (nell’osservanza, tra l’altro, dei requisiti del can. 316) che appartengono alla comunità parrocchiale e condividono gli scopi dell’associazione. Le domande di adesione vanno dirette in forma scritta al Direttore, che valuta i requisiti e accetta o rifiuta l’iscrizione. Il nuovo iscritto assumerà la qualifica di Confratello o, se si tratta di una donna, di Consorella e in ogni caso è tenuto a versare la quota di iscrizione e un contributo annuale di rinnovo. L’iscrizione avverrà con la consegna dello Statuto nel contesto di un momento di preghiera, alla presenza degli associati e della comunità parrocchiale. Qualora un Confratello o una Consorella volesse rinunciare a far parte della Confraternita è tenuto a comunicare la sua decisione al Direttore. Nel caso di effettiva uscita dalla Confraternita, per qualsiasi causa, non si acquisisce alcun diritto al rimborso delle quote versate e delle spese eventualmente sostenute a favore della Confraternita. Il venir meno dei requisiti stabiliti per l’appartenenza all’associazione potrà essere valutato dal Direttore per stabilire la perdita della qualifica di membro della Confraternita. Art. 4 – LE CARICHE DELLA CONFRATERNITA Nell’ambito della Confraternita sono previste le seguenti cariche statutarie: il Direttore L’abito dei Confratelli e delle Consorelle segue i dettami della tradizione locale e può essere benedetto dal Parroco durante il rito di ammissione alla Confraternita. Nelle processioni ed in altre cerimonie religiose solenni la Confraternita potrà provvedere al maggior decoro del culto mediante l’uso di stendardi o altri apparati propri. Marino Mosconi |
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